The roller, the life, the fight

Hazem arriva in Belgio dopo un doloroso viaggio da Gaza. Allo stesso tempo, Elettra arriva a Bruxelles per studiare cinema documentario. I loro primi momenti insieme sono rivelatori e accendono il desiderio di conoscersi attraverso il linguaggio del film. La macchina da presa diventa il mezzo che condividono per comprendersi. Attraverso le immagini delle loro vite, ci immergiamo nei dettagli dell’incontro tra due mondi.

Gli spostamenti che affrontano rafforzano la loro volontà di resistere a una società divisa; filmare diventa un atto di impegno per la giustizia. Di fronte alla rigidità della procedura d’asilo di Hazem, intraprendono un esilio, una migrazione interiore verso un luogo dove gli sguardi siano più accoglienti e giusti.