PO
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14 Novembre 1951, l’argine sinistro del Po a poche centinaia di metri dal ponte della ferrovia Padova-Bologna si spacca.
La marea invade in pochi minuti le terre del Polesine, una delle regioni all’epoca più povere, più misere di tutta Italia.
Migliaia di uomini, donne e bambini scappano mentre l’acqua rimane stagnante per mesi tra le case e le campagne. Oggi, 70 anni dopo, i bambini di allora ricordano con una memoria ancora viva quei mesi immortalati dalle pellicole perfettamente conservate negli archivi dell’Istituto Luce
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Sergio Gibellini
Film poetico, commovente; bellissime immagini di allora e di oggi; rispetto delle persone che raccontano con dignità la loro miseria di quel tempo; finezza estetica. Complimenti al regista ed al suo team, ringraziamenti a Zalab che ce lo ha offerto.
Film poetico, commovente; bellissime immagini di allora e di oggi; rispetto delle persone che raccontano con dignità la loro miseria di quel tempo; finezza estetica. Complimenti al regista ed al suo team, ringraziamenti a Zalab che ce lo ha offerto.
Carla Schiavon
Commovente vedere come le immagini d’archivio (bellissime!) e quelle di oggi si parlino, come se attraversassero la vita delle stesse persone
Commovente vedere come le immagini d’archivio (bellissime!) e quelle di oggi si parlino, come se attraversassero la vita delle stesse persone
Carlo Gualini
Un bel film, intenso. Interroga ognuno di noi sulla natura della memoria e sul suo valore. Il tempo non passa, sembra solo espandersi restando sempre, in forme mutevoli, parte di noi.
Un bel film, intenso. Interroga ognuno di noi sulla natura della memoria e sul suo valore. Il tempo non passa, sembra solo espandersi restando sempre, in forme mutevoli, parte di noi.
Ivana Gruppi
Come mai Non più disponibile?
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Alfredo Lissoni
Spiace che non sia più disponibile
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